L’itinerario che propone Santo Stefano Quisquina come “Terra di PIETRE” mira a mettere in rete i prodotti della terra e i luoghi delle produzioni, eccellenze del territorio, con le storie di conquista contadina, ancora vive nella memoria di alcuni abitanti e che devono essere trasmesse come testimonianza di un passato che ha anche definito il territorio di oggi.
Il paesaggio rurale di Santo Stefano Quisquina si distingue per una variegata quantità e qualità di capitale territoriale fisico fatto di paesaggi modellati dalle coltivazioni, capitale architettonico diffuso in un territorio costellato dalla presenza di manufatti rurali e masserie e capitale culturale e cognitivo frutto di conoscenze, antiche tradizioni e mestieri legati alla produzione, esperienze di imprenditori animati dall’etica della restanza che hanno deciso di creare occasioni di reddito e sviluppo nella propria terra.
Sono molti i presidi di salvaguardia e valorizzazione delle dimensioni sociali ed ecologiche del sistema agro-alimentare, tutela della biodiversità e sociale, grazie a modelli di impresa capaci di interpretare i luoghi e pratiche che si tramandano da generazione in generazione.
Il territorio intreccia produzioni di eccellenza nel campo agroalimentare (formaggi-Santo Stefano Quisquina è stata proclamata “Città del Formaggio 2020”, farine e pasta prodotte con grani antichi, zafferano, miele, legumi, frutta secca e vino), produttori di olio extravergine di oliva convenzionale e biologico con olive di produttori locali, nuove produzioni nate dall’intraprendenza di agricoltori e allevatori sensibili alla sostenibilità e alla qualità dei prodotti e antiche storie, come quelle che narrano i movimenti di conquista contadina delle terre.
Agricoltori residenti, nuovi contadini, aspiranti agricoltori, allevatori, mescolano elementi del passato, tecniche e pratiche produttive, con le nuove condizioni dell’agricoltura moderna, riadattandole al contesto, oltrepassando la concezione della terra e del lavoro come meri fattori produttivi e offrendoli come bene collettivo e spazio relazionale.