Chiesetta del Cinquecento, raggiungibile attraverso un sentiero nel bosco, si erge in un silenzioso punto panoramico che abbraccia la valle sottostante e custodisce al suo interno un busto di bronzo del Santo ed un altare con un bassorilievo che raffigura San Calogero che guarda la montagna.
Posta a 967m slm e distante 3 km dal centro abitato, la Chiesa di San Calogero è stata costruita nel 1594, successivamente rimaneggiata nel 1861 e, infine, restaurata negli Anni Novanta.
La Chiesa di San Calogero, realizzata con muratura in pietra, possiede un campanile, un portale sormontato da un rosone, e un altare esterno al lato per le funzioni all’aperto.
All’interno un arco chiude il presbiterio dove si trova un busto di bronzo di San Calogero, mentre nell’abside della cappella si trova l’altare in marmo con un bassorilievo raffigurante San Calogero che guarda la montagna. Entrambe le opere sono di Lorenzo Reina, scultore stefanese. Nelle cappelle laterali si trovano due tele, opere dell’artista stefanese Francesco Sarullo: San Calogero che abbraccia il cervo colpito dal cacciatore e San Calogero in preghiera.
Sede di pellegrinaggi, San Calogero a Santo Stefano Quisquina si festeggia la sera del 17 e il 18 giugno. Dopo il Vespro, il simulacro del Santo è portato a spalla dai fedeli dalla Chiesa Madre fino alla chiesetta. All’arrivo in cima ai pellegrini viene offerto del pane benedetto, ricotta, patate bollite, uova sode e vino. I devoti pernottano sul pizzo ed, al mattino seguente, la processione ritorna in paese, dove continuano i festeggiamenti.